lunedì 2 luglio 2012

COPPIA: UN AMORE FELICE E DURATURO


Qualche settimana fa avevo pubblicato un articolo sugli stili di attaccamento personali e sulla loro influenza nella scelta del partner. Rimaniamo in tema di coppia e rapporti di coppia...e qui ti rivelerò quale, secondo me, è il segreto per mantenere un rapporto vivo. 

Diversi studiosi di relazioni di coppia hanno scritto sull'argomento. Mai sentito parlare di Carl Rogers, l'ascolto attivo, la parafrasi, l'empatia, la sospensione del giudizio e compagnia bella? Non serve essere studenti di psicologia per averne sentito parlare perché ormai sono cose che si leggono su qualsiasi libro a proposito di qualsiasi argomento (è un po' come la salsa rosa con i fritti, ci sta sempre!). 

Beh, ti svelerò una triste verità: i dati della ricerca di J.Gottman e N.Silver, psicologi e ricercatori di fondamentale importanza nello studio delle dinamiche di coppia, hanno messo in luce come la maggior parte delle coppie che sono riuscite a salvare e mantenere felice la loro relazione non praticano l'ascolto attivo e la convalida dell'altro quando litigano.
Questo significa che quando litigano si mandano pure a quel paese e non stanno a dire "quindi, se ho capito bene, mi stai dicendo che...bla, bla, bla...".

John Gottman nel suo celeberrimo libro "Intelligenza emotiva per la coppia" elenca i 7 principi, o "armi segrete" come le chiama lui, di una coppia felice. So che sei impaziente di scoprire quali sono e...non ti farò nemmeno aspettare! 
Ladies & gentlemen, i 7 principi di una coppia felice!  
  • Al primo posto: AMPLIARE LA MAPPA DELL'AMORE
    ovvero conoscere l'altro e il suo mondo (ti ricorda forse la famosa frase di P. Watzlawick
    "la mappa non è il territorio"?) -come si sveglia, come si lava i denti, qual è il profumo della sua pelle...-; condividere con lui l'intimità (oltreché l'esperienza sessuale che rimane fondamentale, qui Gottman fa riferimento anche ad un'intimità emotiva e spirituale); esplorare (si, diventa un esploratore nella giungla, non pensare mai di conosce il partner completamente, vai a scovare ogni giorno qualcosa di nuovo, che non conosci ancora, una ruga nel volto, un'espressione...); creare occasioni giocose di scambio (la mia professoressa di psicologia della coppia, Vida Zabot, grandissima donna e professionista, diceva sempre che "15 minuti di infantilismo al giorno salvano l'allegria e il benessere della vita"! Evvai allora con le occasioni giocose di scambio! Dal buffetto sulla guancia, ai giochetti erotici a letto... D I V E R T I T E V I!!)
  • Al secondo posto: ALIMENTARE LA TENEREZZA E L'AMMIRAZIONE L'ammirazione, a differenza della stima, ha un connotato emotivo e non razionale. Come si fa ad alimentare la tenerezza? Sicuramente instaurando una comunicazione fatta di rispetto e amore, nelle piccole cose (vi passate il sale a tavola? Al mattino prima di andare a lavoro vi salutate con un bacio? Qui si parla di attenzioni lievi, rispetto, dolcezza...; liberare i sentimenti positivi e metterli all'opera (nutritevi dei bei momenti assieme! Fate prevalere i sentimenti positivi su quelli negativi); elaborare i difetti reciproci tenendo presenti le qualità positive dell'altro; custodire un passato amorevole, ovvero creare un archivio di ricordi di coppia, nel quale rifugiarsi quando per un motivo o per un altro le cose non vanno come si vorrebbe.
  • Al terzo posto: AVVICINARSI, NON ALLONTANARSI
    John Gray, altro noto ricercatore nel campo della coppia, nel suo best seller "Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere" ha scritto che gli uomini, quando c'è qualcosa che non va, si ritirano e vanno nella "caverna" e la donna che "conosce il linguaggio dell'uomo" dovrebbe aspettare che l'uomo esca dalla caverna e non entrare a rompergli le scatole. Bene, questo nella crisi, ma nella quotidianità come comportarsi? Per Gottman sono i continui e piccoli scambi quotidiani a fare la differenza, il fare le cose della quotidianità insieme (come apparecchiare la tavola), chiacchierare, festeggiare gli eventi importanti insieme...

  • Al quarto posto, ma non meno importante: LASCIARE CHE IL PARTNER CI INFLUENZI
    Eh giá! Questo vale soprattutto per gli uomini: condividete il potere decisionale, cercate un terreno comune nelle difficoltà, trovate dei compromessi, imparate ad acconsentire quando necessario.
  • Il quinto posto spetta a: RISOLVERE I PROBLEMI RISOLVIBILI
    Qui si aprirebbe un altro articolo: quali sono i problemi risolvibili? Quali strategie possono rivelarsi utili nel problem solving? Affrontate le cose che potete risolvere e accettate quelle che non potete risolvere; assicuratevi di iniziare un litigio in modo pacato e non sbraitando e mettendo ulteriore benzina sul fuoco; usate i "tentativi di riparazione" ovvero strategie che alleggeriscono la situazione (come dare un bacio sulla bocca al vostro partner mentre state iniziando a litigare... è difficile, si, ma fa la differenza!); imparate a raggiungere un compromesso e diventate più tolleranti nei confronti delle reciproche imperfezioni.
  • Penultimo posto: SUPERARE IL BLOCCO
    Blocco dovuto a sogni, speranze, desideri e aspirazioni non realizzate... scovatele
  • E, last bus not least: CREARE SIGNIFICATI CONDIVISI
    E questo comprende il creare dei rituali condivisi (ogni famiglia e coppia ha i suoi, a casa dei miei genitori ad esempio, in famiglia, il sabato o domenica sera c'è la pizza; un altro rituale dei miei genitori è quello dei fiori il giorno dell'anniversario di nozze); condividete valori; ricordate le ricorrenze e date a queste la giusta importanza; godetevi le vacanze assieme, curativi a vicenda in caso di malattia o situazioni personali di crisi e difficoltà.
Interessanti questi 7 punti, non trovi?

Qualcuno può pensare "ma che gusto c'è a fare le cose in maniera così meccanica! Dovrebbe esserci spontaneità quando si parla di amore!"...

Ebbene, ti svelo un segreto... Tu sei complesso/a da morire, anche solo per il fatto che sei un essere umano, e la tua donna/il tuo uomo è complesso/a quanto te e non c'è nessuna regola che dica che quando due persone stanno insieme le cose devono filare lisce come l'olio.
Lo scontro sta già solo nel fatto che due mondi diversi si uniscono, quindi diventa fondamentale imparare a smussare i vari angoli per combaciare sempre di più (il presupposto qui è che ci si ami, ovviamente! Altrimenti, chi ti costringe a fare una cosa del genere?).

Sai una cosa però... questi 7 punti non mi hanno soddisfatta pienamente... Io la vedo (e da 7 principi per me si scende a 2!): 
  1. RISPETTA L'ALTRO Rispetta il corpo dell'altro, la sua mente, la sua anima. Agisci tenendo presente il mantra "dare all'altro il meglio che posso" (che può anche essere un disastro ;) ma non sarà mai così tanto terribile se ciò che ti muove è fare e dare del bene. Sempre);
  2. Scegliersi ogni giorno, C O N S A P E V O L M E N T E.  La mattina, quando ti svegli, prendi contatto con te stesso, "centrati" (non è scontato: in questi casi risulta molto più facile mentire a se stessi e proseguire come dei muli per far andare avanti le cose piuttosto che essere limpidi e chiari con il "rischio", positivissimo, di rendersi conto che forse bisogna cambiare qualcosa perché si é persa la bussola).
    Pensa, con sincerità prima di tutto verso te stesso, se la persona che hai accanto oggi è quella che vuoi accanto per tutta la giornata (il domani è già un altro giorno: stai nel qui e ora, adesso, non c'è nient'altro). 
    Sono più chiara facendoti un esempio: "Ilaria Cadorin (o Francesco Rossi o "Brambilla Fumagalli"), bionda, occhi azzurri, un pò in carne (avete capito insomma, dovete avere ben presente l'altra persona così com'è oggi, non come era 15 anni fa o come vorreste che fosse), con i suoi pregi, che sono questi, questi e questi, e i suoi difetti, che sono questi, questi e questi altri, con il suo periodo X e con i suoi modi di fare Y...
    Voglio condividere questa mia giornata con lei OGGI? Voglio averla accanto per condividere ciò che mi capiterà oggi? Sto bene? Ho voglia di lei?".
     
Sono pronta a mettere la mano sul fuoco che con una consapevolezza del genere non ci possono essere tradimenti o perdite di bussola, anche solo apparenti o iniziali. 
 
Vuoi quella donna/quell'uomo? Ne sei certo/a? Allora non ti può interessare nulla di cercare qualcun altro, non hai bisogno di "conquistare" l'attenzione di qualcuno.
Ma se a queste domande la tua risposta non è proprio delle più sicure... evidentemente qualcosa non sta andando ma lì non entro in merito delle domande che ti potresti porre ;) spero di avere un interlocutore/interlocutrice abbastanza maturi (nel senso di adulti) da essere in grado di riflettere su di sé, sulla propria vita, sulle proprie scelte, sulle proprie azioni e sulle conseguenze di queste.

Anche questa volta, mannaggia, ho scritto un articolo" troppo" lungo e il mio amico Federico mi criticherà di certo. Ma non importa, se già sei arrivato a leggere fino a questo punto vuol dire che o eri davvero curioso di leggere l'articolo da esserti lasciato prendere... oppure non hai proprio niente di meglio fare (questo potrebbe dirmelo il mio amico ;)).

Concludo con una bella frasetta rubata alla filosofia dell'Antica Grecia (non tiro in ballo religioni varie, non serve):  


"Quello che vorresti i tuoi vicini facessero a te, ciò sia anche per loro" 
(Sesto Pitagorico)


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